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LA STORIA DEGLI OLI ESSENZIALI

L’uomo ha cercato, fin dai tempi antichi, di utilizzare queste preziose sostanze. Forse dapprima semplicemente attratto dai caratteristici aromi delle piante, ha poi cominciato a percepire che con il profumo è l’essenza stessa della pianta che penetra nel corpo, dando sollievo, o freschezza, o calore, o euforia, o rilassamento.

Ne è derivato il desiderio di estrarre dalle piante la loro anima profumata, che si è rivelata poi utilissima sul piano terapeutico per l’uomo; gli oli essenziali estratti dalle piante sono stati quindi utilizzati nei riti religiosi, nella cosmesi, nelle pratiche funerarie, fino a divenire la medicina più efficace nota all’umanità.

In Cina

L’imperatore Shennong intorno al 2500 a.C. descrive gli usi medicinali di oltre 300 piante.

In Egitto

In Egitto probabilmente gli oli venivano estratti attraverso infusione delle parti delle piante in oli vegetali o grassi animali riscaldati. Non erano quindi concentrati come gli oli essenziali di oggi, ma ne sono i più antichi antenati. Gli Egiziani non distinguevano tra medicamenti e profumi, per cui utilizzavano uno stesso olio per più scopi.

Questa confusione si verifica anche per noi quando cominciamo ad utilizzare degli oli essenziali naturali e puri: cerchiamo di studiarne i benefici e di utilizzarli sul piano strettamente terapeutico, ma di fatto poi vanno a sostituire anche i profumi che normalmente si utilizzavano, dal momento che la fragranza di un olio di elevata purezza sa di natura e affina la sensibilità olfattiva al punto che difficilmente si continuerà ad utilizzare profumi sintetici o contenenti costituenti chimici non naturali.

Su alcuni papiri è documentato l’utilizzo di incenso per diverse malattie.

Quando fu scoperta la tomba di Tutankhamon, i vasetti di alabastro che all’origine contenevano oli essenziali, risultavano svuotati. La tomba aveva subito due furti: quello dei metalli preziosi e quello degli oli, per cui l’archeologo Howard Carter affermò che gli oli essenziali dovevano avere a quei tempi un enorme valore, superiore a quello che potremmo immaginare.

In Grecia                                                                       

È qui, precisamente sull’isola di Creta, intorno al 1800 a.C., che avviene per la prima volta la distillazione a vapore delle piante per estrarre le sostanze aromatiche. L’alambicco era di terracotta. Teofrasto parla del potere medicamentoso dei profumi. Ippocrate utilizzò le piante aromatiche per fumigazioni nella città di Atene per combattere la peste. Egli era anche un estimatore del bagno aromatico e del massaggio profumato quotidiano per conservare la salute.

Roma

I Romani amavano tantissimo profumarsi e profumare indumenti, letti, abitazioni. Anch’essi avevano un vero e proprio culto per il bagno e il massaggio. I soldati portavano con sé semi di piante aromatiche durante le campagne militari per goderne dei benefici anche lontano da casa.

Israele

L’antico popolo di Israele faceva uso di piante aromatiche, nel Nuovo Testamento invece basti citare il dono dei Re Magi a Gesù Bambino: oro, incenso e mirra, per rendersi conto del notevole valore attribuito agli oli aromatici.

 

Il Vangelo di Giovanni riporta notizia dell’utilizzo del nardo per l’unzione del corpo.

Arabia

Gli Arabi facevano un enorme profitto con il commercio dell’incenso. Una battuta rotta commerciale era proprio chiamata Terra dell’Incenso.

Agli Arabi risale, intorno al 1000 a.C. l’invenzione della distillazione in corrente di vapore, metodo innovativo con il quale il famoso medico Avicenna distillava oli essenziali ed acque aromatiche.

Europa

Il metodo della distillazione degli oli viene importato in Europa e gli europei impararono a distillare gli oli e li utilizzarono nei profumi. Quando si diffuse la peste nera si riprese l’abitudine delle antiche fumigazioni ma soprattutto si notò nel tempo che i profumieri e le persone che maneggiavano sostanze aromatiche ed oli essenziali erano praticamente immuni dalla peste.

Dopo un periodo di disuso, gli oli essenziali rientrano sulla scena nel 1800, quando vengono apprezzati soprattutto per le loro profumazioni e largamente utilizzati dall’industria saponiera e cosmetica. Alcuni importanti ricercatori, però, diedero una nuova svolta all’uso degli oli, fondandone in maniera scientifica l’utilizzo terapeutico.

 

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